Lettres d'amour...

In questi giorni mi è  capitato di sfogliare per l'ennesima volta un volume che possiedo su Claude Monet,  la sua permanenza nella mia città e le opere da lui realizzate proprio qui tra il gennaio e l'aprile del 1884.
Molte sono le cose interessanti scritte in questo libro, oltre alle immagini dei quadri, tra queste mi incuriosisce molto la raccolta di lettere scritte dall'artista in quel periodo.
Vi riporto di seguito la traduzione di una di esse:

a Alice Hoschedé                                                                                                             29 gennaio 1884

Cara Signora,
Mi dispiace che siate rimasta un giorno senza notizie; non è colpa mia, credetelo; ogni sera preparo la mia corrispondenza e, la mattina dopo, appena sveglio, la faccio portare alla posta che è troppo lontana perché ci possa andare io stesso.
Ho dunque nuovamente raccomandato che le mie lettere vengano regolarmente impostate, perché una cosa simile non capiti ancora.
Io sono come voi e sarei molto infelice di rimanere un giorno senza notizie; qui ci sono diverse distribuzioni mentre nella nostra povera Giverny bisogna aspettare il giorno seguente notizie in arrivo da Vernon. Provo gli stessi vostri pensieri, quando ricevo vostre lettere con tre giorni di data, ma dobbiamo passare di là. Non lasciatevi mai andare a cattivi pensieri sul mio conto. Io sono tutto vostro, vi amo, penso solo a voi e non mi passa neanche per la testa di non volervi più amare. Sappiate chi sono e non dubitate mai.
Sono felice di sapere che Jacques e tutti stanno bene e ho fretta di sapere come è andato il vostro viaggio a Andelys.
Qui il tempo è meraviglioso e vorrei potervi mandare un po' di sole.Lavoro come un forsennato a sei tele al giorno. Mi accanisco terribilmente perché non arrivo ancora a cogliere il tono di questo paese; a momenti sono spaventato dai toni che devo usare, temo di essere estremo, e ciò nonostante sono notevolmente al di sotto; è terribile di luce. Ho già degli studi con sei sedute, ma è talmente nuovo per me che non riesco a terminare; la fortuna qui è di ritrovare ogni giorno il suo effetto e di poter proseguire e lottare con l'effetto. Così sono eccitato da ciò che faccio e ho sempre fretta di arrivare all'indomani per fare meglio.(...)
A proposito di mio fratello a cui ho scritto parecchi giorni fa', non mi avete mai detto se avete ricevuto il vostro burro da Rouen e se ne siete soddisfatta. Si, gli ho scritto  e sono stupito che non abbia ricevuto la mia lettera; del resto, ogni sera, dopo avervi scritto, preparo una lettera, e sapete quanto mi sia penoso, quando non è a voi che scrivo.
I miei più teneri pensieri e mille baci per i bambini; saluti a Marta.

Vostro                                                        Claude Monet


Nell'era della posta elettronica e degli sms sogno di riceve una lettera manoscritta... 
Magari d'amore... 
Conoscendo bene mio marito rimarrà solo un sogno però intanto ho appeso in corridoio questo pensile...
Chissà!

Pensile porta posta e chiavi shabby chic
Pensile porta posta shabby


Era in cantina da chissà quanto tempo, ricoperto da una patina color avorio veramente shabby, 
ma talmente sporco che ho dovuto comunque riverniciarlo.



Ho destinato la parte superiore alle chiavi di casa, 
così forse non avremo più la solita confusione sull'unica mensola disponibile nell'entrata!




Accipicchia! E' quasi ora di pranzo... 
In questi giorni non ostante la mia nota lentezza sono obbligata a correre sempre su e giù, 
gli impegni sono tanti, è iniziata la nuova avventura della scuola per Jacopo 
e da ieri sono anche più vecchia, le mie gambe urlano: " pietà!!! "

Un caro saluto a tutte le mie lettrici e un caloroso benvenuto alle nuove followers, baci.

  Vostra                                                          Silvia

Con questo post partecipo...


Memories... Cornice Shabby Chic.

Ormai lo avete capito sono una gran nostalgica, legata al passato e ai ricordi. 
Mi piace conservare le cose, a differenza di mio marito che invece è sempre pronto a buttare via tutto... E che a volte getta via anche cose che non dovrebbe! 
Come quella volta che mi buttò tutti i diplomi, tra gli altri quelli del corso di sartoria e d'interior design, a cui tenevo tanto. Non lo fece apposta, però... L'avrei strozzato! 
Ma poi l'ho perdonato, perché forse ha ragione quando dice che se non ci fosse lui io finirei come i sepolti in casa della televisione.
Comunque tra le cose che conservo ci sono anche le foto appartenute ai miei nonni, 
tutte in bianco e nero, bellissime... 
Ed è proprio per esporre alcune di esse che ho trasformato una vecchia cornice in stile Shabby Chic...



Cornice Shabby Chic
Cornice Shabby Chic



Ho fissato sul retro la rete da conigliera, incollato sul davanti un bel nastro lilla e un gessetto.






Ho aggiunto un mazzolino di lavanda essiccata. 





Una vecchia cartolina scritta il 23 dicembre 1940 dal mio bisnonno 
al figlio Emanuele militare in guerra,
nella quale oltre ad augurargli buone feste, gli dà notizie di mio nonno anche lui militare a Milano
 e lo informa di un'abbondante nevicata che ci fu quel giorno, 
evento eccezionale dalle nostre parti, 
e di quanto fosse preoccupato per le loro coltivazioni di fiori.




Le foto di mio nonno e del mio caro Ismaele insieme ad alcuni amici tedeschi,
 quando la guerra era ormai finita da un pezzo e si poteva bere un "gotu de vin" in compagnia.





Sorridendo allegramente...






Ed ora per lasciarvi una citazione...

Un sorriso non dura che un istante, 
ma nel ricordo può essere eterno. 
Friedrich von Schiller
  


Bisous!

Silvia
Con questo post partecipo al...




Petites choses


Dopo due post dedicati alla mia famiglia, torno a mostrarvi qualche mia creazione... 
Piccole cose già viste e riviste nel web, alle quali però spero di aver dato un tocco personale.


Profumatori alla lavanda


In tema autunnale, con piccole foglie di gesso profumate...



Un piccolo vasetto Shabby con fiocco usato come contenitore per la zucca mignon.




Il sacchettino porta lavanda in lino, con nastro in gros grain verde scuro e foglia d'edera in gesso .




La pampille, anch'essa in lino e piena di lavanda.



Zucca di lino imbottita

Una piccola zucca, sempre in lino e con gessetto profumato.



Gessetti Profumati


E i gessetti avanzati chiusi in un vasetto pronti per altre creazioni o per essere regalati così 
o con l'aggiunta di una ghianda in tessuto e un'altra fogliolina sul coperchio...




Petites choses, che sto valutando di produrre per il mercatino a cui vorrei partecipare,
cosa ne pensate?


Silvia

Nostalgia...

In questi giorni leggendo il bellissimo post  "LE' TRI DI' CA PIOVA E CA NEVA..." di Micol mi sono commossa e ho provato una gran nostalgia per mia nonna Ada, che era nata da quelle parti e come la sua in giovane età aveva fatto la mondina. Da ragazza aveva conosciuto mio nonno Ampelio e sposandosi si era trasferita qui in Liguria. A differenza della maggior parte degli emiliani non era molto espansiva, non so se per  colpa della sua infanzia triste... Aveva perso la mamma da bambina e il padre, un tipo rude e poco affettuoso, all'età di sette anni l'aveva ritirata da scuola incaricandola di badare alla casa e ai fratelli... O perché nel tempo aveva fatto suo il modo di essere di noi liguri... Un po' schivi e brontoloni! 
Comunque nonostante ciò mi faceva sempre sentire tutto l'affetto che provava per me, che ero la sua unica nipote, ed ora che non c'è più mi rendo conto di quanto bene le volessi anch'io e mi rammarico di non averglielo dimostrato abbastanza.
Mi piacerebbe mostrarvi una sua foto, ma lei non amava essere fotografata e sono sicura che non sarebbe d'accordo, rispetto dunque i suoi desideri e vi faccio vedere invece due "mise en place" di alcuni oggetti a lei appartenuti e a cui, per questo motivo sono  molto legata.


Tazza inglese


Gli unici pezzi rimasti di un servizio da tè inglese.





Un vasetto e un posacenere in vetro di Murano, acquistati durante un viaggio a Venezia 
e una campana in ottone di cui non conosco la provenienza, che lei usava come fermaporta 
e che io mi divertivo a suonare ogni volta che andavo a trovarla.

Din,din... Ciao nonna! Ti voglio bene...

Silvia


Con questo post partecipo al tè di Micol

COMPLIBLOG - UN TE' DA ME?